SALTARE I PASTI AIUTA A DIMAGRIRE?

20 Agosto 2022

Saltare un pasto e, quindi, affrontare un digiuno di svariate ore significa rischiare di andare in ipoglicemia, mentre è noto che la concentrazione di glucosio nel sangue deve essere mantenuta costante. L’organismo reagisce prontamente all’ipoglicemia in vari modi, sia ricavando glucosio dalle riserve di glicogeno del fegato e dei muscoli, che però sono limitate e bastano per non molte ore, sia attivando altri meccanismi, fra cui il rilascio del cortisolo; il cortisolo è un ormone che, oltre ad innescare un processo destinato a ottenere glucosio ed energia a spesa delle proteine muscolari, può generare anche in tempi brevi uno stato di stress che rischia di determinare la comparsa di una fame compulsiva e difficile da controllare.

Inoltre, è facile che nel pasto successivo si cada nell’errore di mangiare troppo e troppo voracemente, a scapito anche di una buona digestione, sia per il logico senso di fame dovuto alle diverse ore di digiuno precedenti, sia per l’inevitabile sensazione mentale di essere in credito nei confronti del cibo e di potersene quindi concedere quantità superiori a quelle normali.

Questo pasto superdimensionato provocherà un maggior rilascio di insulina, ormone che fra i suoi compiti ha anche quello di incentivare la sintesi di tessuto adiposo.

È proprio questo uno dei motivi per cui si è constatato che, in generale, consumare la razione quotidiana concentrandola in soli uno o due grossi pasti invece di frazionarla nel corso della giornata, facilita, a parità di qualità e quantità della razione consumata, un aumento del peso, un aumento della massa grassa, un aumento della colesterolemia e della glicemia, nonché dei conseguenti rischi di malattie cardiovascolari e diabete.